Il lavoro domestico è un settore ampio e di grande importanza sociale, che comprende figure come la badante. con l’aumento della vita media, sempre più anziani hanno bisogno di assistenza, e la badante diventa spesso una vera e propria figura di riferimento. ma oltre al legame di fiducia, il suo è un vero rapporto di lavoro, che garantisce tutti i diritti previsti dalla normativa. uno di questi, spesso trascurato, è l’aumento dello stipendio legato all’anzianità. una badante che ha lavorato per 5 anni con la stessa famiglia si chiede se le spetti un aumento, e la risposta è sì.
Non solo inflazione: ecco il diritto che non conoscevi
A differenza di quanto si possa pensare, lo stipendio di una badante non può rimanere invariato per anni. non si tratta solo dell’adeguamento all’inflazione o dei minimi fissati dal ccncl (contratto collettivo nazionale di lavoro), ma anche dei cosiddetti scatti di anzianità. questi sono aumenti automatici dello stipendio che scattano dopo un determinato periodo di lavoro continuativo con lo stesso datore. questa norma è sancita dall’articolo 37 del ccncl attualmente in vigore per il lavoro domestico, ed è un diritto a cui la lavoratrice non può rinunciare.
Come funzionano gli scatti di anzianità
Gli scatti di anzianità sono aumenti automatici dello stipendio che spettano alla badante ogni due anni di servizio continuativo presso lo stesso datore di lavoro. in totale, si possono maturare fino a un massimo di 7 scatti complessivi. ogni biennio, lo stipendio aumenta del 4%, e questo calcolo viene fatto sulla retribuzione minima contrattuale, i cosiddetti minimi tabellari. se una badante riceve già uno stipendio superiore a questi minimi, il datore di lavoro non è obbligato ad applicare ulteriori scatti, ma può comunque riconoscerli come premio, a sua discrezione.
Il caso specifico che ti interessa
Per la badante che ha lavorato per 5 anni con la stessa famiglia, la situazione è chiara: a luglio 2025 ha maturato il suo quinto anno di servizio. secondo il ccncl, il primo scatto di anzianità le spettava a luglio 2022, dopo i primi due anni di lavoro. il secondo scatto, invece, è maturato a luglio 2024. in pratica, a questa lavoratrice spettavano già due scatti di anzianità, che le avrebbero garantito un aumento dello stipendio. il terzo scatto le spetterà invece a luglio 2026, se il rapporto di lavoro continuerà in modo continuativo.
Cosa fare per ottenere l’aumento
La buona notizia è che gli scatti di anzianità sono aumenti automatici e non richiedono alcuna domanda o richiesta da parte della badante. il datore di lavoro deve riconoscerli in autonomia. nel caso specifico, la badante può semplicemente far presente ai figli dell’anziana il suo diritto, citando l’articolo 37 del ccncl. se il datore di lavoro si rifiuta, la lavoratrice può rivolgersi a un sindacato o a un patronato per far valere i propri diritti. l’importante è sapere che si tratta di un diritto sacrosanto, che rende il lavoro della badante una professione ancora più tutelata e riconosciuta.